Qualcosa si muove nel centrodestra italiano. Ma verso dove?
All’iniziativa “Sveglia il Centrodestra” organizzata al Centro Filologico di Milano eravamo presenti anche noi di Libertates come osservatori della novità politica italiane. Organizzatore Lorenzo Castellani della Fondazione Fare Futuro.
Al centro del dibattito le primarie e il grande tema di come ricostruire l’unità del centrodestra. Domande a cui a nostro giudizio non è stata data risposta. Meglio partire dalle primarie delle idee, prima di tutto.
Buono lo spirito di voler andare oltre le attuali formazioni politiche di centrodestra (un suo pezzo è al governo), ma il nuovo soggetto politico rimane nuvoloso e astratte sono state le proposte di alcuni relatori.
Lucido l’intervento di Mario Mauro: “Sarebbe utile per favorire la ricomposizione del centrodestra che i partiti centristi che fanno parte della maggioranza tolgano il loro sostegno a Renzi, che non rappresenta più un governo di grande coalizione, ma un esecutivo di chiara impronta politica”.
Applaudito ma populistico l’intervento di Galeazzo Bignami, consigliere regionale dell’Emilia Romagna di Fi, che ha parlato di una battaglia culturale da portare avanti per un Paese in cui “i marò siano in Italia e i Battisti in galera”.
Puntuale e dritto al punto lo speech dell’imprenditore Adriano Teso che si detto “terrorizzato dai leader, dai pifferai”. Nel centrodestra nota la mancanza di politici che vogliano fare squadra: “non bisogna commettere l’errore di pensare a un partito unico del centrodestra, il Pdl è stato il più grande errore commesso”. Nel suo intervento anche una chiara riflessione su come far ripartire l’economia del Paese.
Insiste sulle primarie la star della Leopolda Blu Raffaele Fitto, leader dei ribelli azzurri: “non si possono calare dall’alto i candidati senza avere un programma e una coalizione”. E pur ribadendo di fare parte ora e in futuro di Fi, sottolinea come non ci si possa ridurre a fare le “dame di compagnia di Renzi”.
Presenti anche Roberto Formigoni, Adolfo Urso, Gaetano Quagliariello, Daniele Capezzone, Oscar Giannino e Maurizio Lupi.
Discreta la presenza dei giovani e da segnalare le facce nuove dei rappresenti milanesi del movimento di Corrado Passera Italia Unica.
Per noi di Libertates questo incontro è stato un interessante tentativo di esperimento politico che però rischia di esaurirsi ben presto, il dominus del centrodestra è e rimane Silvio Berlusconi, che alle prossime regionali si alleerà solo e soprattutto con Lega e Fratelli d’Italia. Non propriamente esponenti di un centrodestra liberale, liberista e riformatore. Alla fine della giornata non è poi emerso un chiaro programma politico comune e un progetto economico e sociale di Paese.
Tutto da rifare insomma.
Gilbert du Motier de La Fayette