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L’EUROPA SECONDO LIBERTATES

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Non si può negare che l’Europa abbia avuto grandi vantaggi dall’EU, ma ora bisogna guardare avanti.

POLITICA ESTERA

Attualmente la UE è un gigante dal punto di vista economico, uno dei tre mercati più ampi esistenti (e in certi campi il più grande), un fulcro della cultura occidentale, ma un nano dal punto di vista della politica estera.
Una politica estera fatta dai singoli stati, spesso addirittura in concorrenza tra loro, è quanto di più inutile esista: in questo campo l’Europa si comporta come i tacchini di Renzo. Il vero peso politico è in mano a USA e Cina. Lo possiamo constatare in tutte le crisi internazionali: il peso politico della UE è di poco superiore all’ONU, quando invece uno dei modi per evitare guerre e scontri sarebbe proprio quello di avere una politica estera unitaria e coerente.
Occorre quindi un ministro degli esteri che possa agire in nome di tutta la UE, a cui tutti i paesi membri facciano riferimento e che non sia una figura scialba e praticamente inutile quale l’attuale ministro degli esteri.

SISTEMA DECISIONALE

Uno dei problemi principali della UE è il meccanismo decisionale attualmente in essere.
Dato per scontato che l’autentico potere decisionale sia in capo alla Commissione (basti pensare che il Parlamento ha solo potere di indirizzo e nessun potere in campo economico/fiscale) il sistema è quanto di più inefficiente si possa immaginare: l’unanimità.
Adottata all’inizio per garantire a tutti i membri, e soprattutto a tutti i governi, una specie di diritto di veto è rimasta con i successivi ampliamenti per arrivare ora, con un’unione a 27, a risultati paradossali: è sufficiente che uno Stato, anche piccolissimo (pensiamo a Malta, Cipro o Lussemburgo) si opponga per ottenere concessioni o trattamenti di favore per dare stura a trattative lunghe e complesse con risultati comunque di compromesso.
Ne abbiamo un esempio nella famosa Dieta di Francoforte che nei primi dell’Ottocento avrebbe dovuto essere il primo passo verso una Germania unita da parte di 39 Stati, e che invece fallì proprio perché vigeva il principio dell’unanimità delle decisioni. Tutto finì in discussioni lunghe quanto inutili finché morì per inedia.

di Libertates