Autori: Sabina Mignoli e Filippo Senatore
In questo anno del Poeta, padre della nostra lingua, ritorna in mente l’incontro decisivo della sua fanciullezza. Dante aveva nove anni e Beatrice otto. Sbocciò per lui l’amore platonico che si sublimerà nei versi eterni. Nell’estate del 1936 due bambini di otto anni, Mathieu e Gisèle, si incontrarono per la prima volta e trascorsero insieme momenti spensierati. Passarono gli anni e l’Europa cadde nell’incubo di un girone dantesco con una guerra devastante di inaudita crudeltà. La morte di Gisèle nel 2019 segna lo spartiacque di un’epoca. Lei è l’ultima rappresentante di una famiglia olandese che aveva vissuto le traversie della Seconda Guerra Mondiale aiutando il prossimo: ebrei, profughi e sbandati. La figlia di sua sorella raccoglie le sue volontà a favore dei bambini poveri. A lei giunge la lettera di Mathieu, il quale le racconta come l’aveva conosciuta e non l’aveva dimenticata. La ricerca in rete permette a Mathieu di scoprire alcuni frammenti di vita che riguardano la famiglia di Gisèle e la Resistenza nei Paesi europei occupati dai nazisti. Persone comuni si impegnarono a salvare gli ultimi: eroi che rimasero nell’ombra della storia.
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