Sarà, ma con l’avanzare dell’età, sto diventando sempre più critico verso i miei simili: mal sopporto alcuni loro commenti, il loro rapporto sempre più acido con gli altri.
Anche se sposati, magari con figli e nipoti, tendono a isolarsi e a criticare tutto e tutti quelli che stanno loro attorno.
Soprattutto in questi momenti difficili di pandemia, in cui ognuno ha paura di essere contagiato.
Mi capita spesso di incrociare, camminando, persone anziane che ti scansano guardandoti sottecchi con sospetto e apprensione.
Intere famiglie non si frequentano più per timore di rimanere contagiati.
Marito e moglie, che spesso già prima non si parlavano, ora si ignorano proprio.
Ma, per fortuna, ci sono i bambini con la loro innocenza, senza sensi di timore e protezione verso il prossimo.
Si conoscono e dopo pochi minuti diventano amici inseparabili; vivono questi momenti senza apprensioni, chiedendosi forse perché i grandi sono così timorosi.
Che bello essere bambini!
Ma poi crescono…
di Alessandro Prisco