Il Presidente della Camera on. Boldrini ha affermato che: “In Italia è vergognoso che mentre migliaia i migranti vivano in condizione disumane ci siano alberghi extra lusso per turisti facoltosi…”
Premesso che è davvero vergognoso che un Paese civile ed evoluto come il nostro (e un continente come l’Europa potremmo soggiungere) continui a trattare in questa maniera degli altri esseri umani che, non solo davanti a Dio, ma anche e soprattutto davanti alla nostra coscienza di cittadini sono uomini come noi, spesso colpevoli solo di voler fuggire da guerre e miseria; quello che colpisce è il significato profondo della frase: se ci sono dei disgraziati che soffrono non è giusto che altri vivano nel lusso…
E’ il ritorno di vecchi slogan che credevamo fossero ormai estinti, che facessero parte dell’arsenale veterocomunista: … che anche i ricchi piangano…
Quello che invece noi auspichiamo e crediamo si possa ottenere da una società autenticamente libera, democratica, governata dal libero mercato (e non dal mercato libero!) e dai principi della concorrenza e della trasparenza è esattamente l’opposto:
che ben vengano i turisti ricchi che ci portano valuta e lavoro! Solo in questo modo potremo andare incontro alle esigenze e ai bisogni di questi disgraziati avere una società insomma in cui non anche i ricchi piangano, ma in cui anche i poveri sorridano!
Ma questo evidentemente è andare contro un’opinione ancora diffusa: la vera società equa è quella in cui tutti sono uguali nella povertà. La storia ci ha insegnato che questa strada non porta da nessuna parte: i regimi comunisti sono caduti uno dopo l’altro proprio per questo motivo: un crollo dovuto ad un sistema economico improduttivo e alla fine rifiutato dagli stessi cittadini.
Ma “historia magistra vitae” non è un concetto, evidentemente, che alberga nei ricchi palazzi del potere.
Angelo Gazzaniga