Breve storia del blocco dei treni dovuto a un chiodo messo in un muro.
Dopo le vane accuse di sabotaggio l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria italiana ha raccontato i motivi del colossale ingorgo.
Un operaio nel piantare un chiodo nel muro di una cabila elettrica ha tranciato inavvertitamente un cavo di alimentazione della cabina stessa. La centralina elettronica di controllo non capendo cosa succedeva ha bloccato l’alimentazione anche degli altri due cavi.
Primo punto: la centralina di controllo di una delle cabile fondamentali della Stazione Termini aveva 27 (ventisette!) anni: un pezzo da museo
La centralina ha però fatto il suo dovere: inserire l’alimentazione a batteria che dura due ora e lanciare l’allarme ai tecnici con la sim integrata.
Secondo punto: la sim non ha funzionato, perché, sembra, non era stato pagato il canone di abbonamento (10/20 euro all’anno).
Una serie di inefficienze, sbadataggini e noncuranza che ha portato un chiodo a bloccare l’intera rete ferroviaria italiana.
Una prova ulteriore di quanto sia necessaria la manutenzione accurata, manutenzione che viene spesso trascurata perché costa, non porta utili e soprattutto non porta visibilità.
Meglio tagliare un nastro che far funzionare un sistema!
di Angelo Gazzaniga