Anche nel caso della protesta per l’inquinamento sarebbe opportuno fare delle cose anziché denunciare le colpe altrui
La recente manifestazione degli studenti per il salvataggio dell’ecosistema ha avuto un successo superiore alle più rosee previsioni. Si tratta senza dubbio di una battaglia, quella per salvare la Terra dall’inquinamento, doverosa e nobile.
Queste grandi manifestazioni planetarie lasciano grande soddisfazione a chi le organizza e a chi vi partecipa, ma pochi risultati pratici.
Se cominciassimo dalle piccole cose, da quello che ognuno di noi può fare nel suo piccolo?
Ad esempio quegli studenti che hanno partecipato in massa sono gli stessi che nelle scuole di Milano mandano al macero il 35% di quello che viene fornito nella refezione scolastica, sono quelli che si fanno accompagnare dai genitori in auto fin sotto la porta della scuola, quelli che hanno l’abitudine di lasciare accesi tutto il giorno computer e strumenti elettronici come se non consumassero nulla, e così via.
Forse sarebbe più utile, ci permettiamo dire, che anziché accusare gli altri (governo, multinazionali, complottisti di tutti i generi) cominciassimo noi, nel nostro piccolo, a comportarci in maniera più responsabile.
Altrimenti sarà sempre il vecchio, ma sempre valido, slogan: armiamoci e partite
di Angelo Gazzaniga