La vicenda Mercosur si è, come tante altre vicende italiane, ingarbugliata in una serie di proteste, false notizie e proposte.
In effetti la vicenda, che ha una storia ormai decennale, si propone di creare un’area di libero scambio tra Europa e Sud America. Si tratterebbe di creare una gigantesca zona (oltre 700 milioni di cittadini) in cui possano liberamente circolare merci. Un’iniziativa tanto più importante per la UE in una fase in cui c’è da aspettarsi il varo di dazi da parte degli Usa e una sempre maggiore concorrenza da parte della Cina che, tra l’altro, potrebbe approfittare della mancata ratifica dell’accordo per sottrare all’Europa anche il mercato sudamericano.
È un’operazione simile a quella che ha fatto nascere nel secolo scorso l’Unione Europea: creare un’area in cui a dazi, contingentamenti, ostacoli burocratici si è sostituitala libertà degli scambi. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti!
Una sola cosa andrebbe garantita: che le regole e le garanzie per la salute dei cittadini siano uguali da tutte e due le parti.
Tutte le altre motivazioni per rinviare o bocciare l’accordo sono solo foglie di fico per coprire gli interessi corporativi di un’agricoltura europea che ha vissuto per decenni sugli allori delle sovvenzioni e dei dazi imposti dalla UE: basti pensare alle sovvenzioni al burro olandese che è stato acquistato senza limiti a prezzi fuori mercato o ai dazi proibitivi posti all’ingresso dei prodotti agricoli africani.
Quindi sono giustificate le riserve di chi chiede uguali condizioni di sicurezza per tutti i cittadini, ma sono da respingere tutte le altre obiezioni perché hanno un solo scopo non dichiarato: quello di avere consensi a scapito degli interessi di tutti gli altri cittadini.
di Angelo Gazzaniga