“Privare la magia del suo mistero sarebbe assurdo come togliere il suono alla musica”
Orson Welles
Voi non ci crederete, ma… Quanto è erotizzante la mediocrità, e scendere a patti con essa.
Lo confesso: mi sono eccitato quando ho visto in fotografia l’avvenente Milly Carlucci ritratta con il microfono in mano insieme a un cantante, pubblicata al centro dell’articolo di Magazine “Confusione a Ballando (con le Stelle, ndr): esibizioni registrate e finte standing ovation” del 3 dicembre 2022, nella quale risalta tutto lo splendore della femma fatal piccolo-borghese un po’ mantide religiosa che chiede di essere mangiata; la misteriosa Milly Carlucci chiede esplicitamente nella suddetta foto che andrebbe commentata alla voce “Indizi neurovisivi” di Filippo Ceccarelli – più che nelle altre – che la sua frustrazione venga affettivamente accolta con predatorio interventismo ginnastico. A 68 anni, Milly è veramente attraente e da mangiare, in tutta la sua frustrazione da “borderline” – come forma mentis la showgirl è caratterizzata dal “pensiero bugiardo” – e nel suo grazioso stato da signora piccoloborghesemente slanciata.
Un fatto è certo: Milly odia la competizione nel senso britannico del termine, perché viene “culturalmente” dai bassi fondi dell’area del Mezzogiorno dove il consociativismo e il familismo la fanno da padroni; leggo testualmente nell’articolo citato di Magazine: “Il pubblico social sarebbe indispettito da alcune scelte attuate dagli ex ballerini Simone Di Pasquale e Sara Di Vaira, nonché dalle tempistiche fin troppo lunghe dello show, che smorzerebbero la passione dello spettatore verso la competizione. Ma altre criticità si sono affacciate nella puntata di ieri sera (del 2 dicembre, ndr).
Cose è successo? – Sembra che il pubblico da casa non sia rimasto completamente soddisfatto dell’ultima puntata di Ballando con le Stelle. A non essere piaciuta, sarebbe stata inizialmente la scelta di non eliminare nessuno dei concorrenti in gara neanche in questa puntata, limitando così la parte competitiva del programma, a scapito della godibilità dello show.
I due ex ballerini Simone Di Pasquale e Sara Di Vaira, in un clamoroso colpo di scena avrebbero infatti entrambi usato i loro salvacondotti, meccanismo per il quale possono salvare un concorrente dall’eliminazione. Ad averla scampata sarebbero state in questo caso le due coppie Rosanna Banfi e Simone, e Iva Zanicchi e Samuel. Ma ciò che ha effettivamente alimentato il disappunto dei fan sembra essere stata l’esibizione programmata dell’ospite della puntata Zdenek Zeman, che sarebbe stata evidentemente pre-registrata, così come la votazione all’esibizione con un insolito primo piano da parte della presidente di Giuria Carolyn Smith.
Ancora più straniante è risultato il passaggio dalle riprese registrate alla diretta, ottenuto con un cambio di ripresa sul pubblico in studio, costretto ad un tiepido applauso forzato con tanto di standing ovation obbligata dagli operatori in sala, che facevano cenno al pubblico di alzarsi…
Conclude l’articolista di Magazine che non è chiaro come si chiami: “… Siamo però sicuri che in vista delle puntate finali lo show saprà ritrovare tutto il suo carisma e il suo carattere…”.
Ma perché lo show di “Ballando con le Stelle” dovrebbe ritrovare tutto il suo carisma, quando è così erotizzante nel suo sudamericano andamento anti-meritocratico?
La filosofia partenopea della Carlucci – tutto amicizia e niente merito – si allaccia bene alla visione anti-competitiva dell’ex “mariuolo” del Pio Albergo Trivulzio Mario Chiesa, espressa nell’intervista che gli fece Marcella Andreoli nel 1992, dopo la scarcerazione per Mani Pulite: “…Il sistema politico aveva perso il senso della realtà: l’illecito veniva scambiato per lecito e il mondo economico era ben lieto di aver creato, con il gioco delle tangenti, un sistema bulgaro dove la concorrenza tra imprenditori era stata bandita. Il degrado aveva raggiunto tutti: sindaci, assessori, presidenti di enti pubblici, ma anche i gradi più bassi della burocrazia…” e le donne arrivavano a iosa dagli amici di Mario Chiesa.
Eh sì, cosa non farei per Milly Carlucci. Rinuncerei a salvaguardare il Mercato, pur di darle tutto il
mio affetto.
Milly, ti aspetto a Camogli in Via Jacopo Ruffini.
Mediocremente tuo.
di Alexander Bush