Compito dello Stato dovrebbe essere quello di fornire servizi e far funzionare al meglio la comunità: non decidere cosa debbono fare o non fare i cittadini
Con la prevista (o meglio auspicata da parte dei 5Stelle) chiusura festiva dei negozi tornano gli accenni allo stato etico: lo stato cioè che invece di curarsi di fornire ai propri cittadini i migliori servizi possibili si preoccupa di decidere cosa sia bene e cosa sia male, che cosa debbano fare o non fare i propri cittadini, considerati più come sudditi incapaci che come cittadini consci dei propri diritti e doveri.
Si tratta di una caso del tutto marginale, ma comunque significativo. Infatti imporre orari rigidi (pratica quasi del tutto abbandonata in Europa) non porta vantaggi a nessuno:
- non agli imprenditori che dovrebbero poter decidere autonomamente in base ai propri programmi e alle esigenze dei propri clienti; perché, ad esempio, una libreria del centro deve essere chiusa la domenica quando molti clienti hanno tempo libero e desiderio di fare quattro passi in centro?
- Non ai clienti che dovrebbero poter decidere in base ai propri orari ed esigenze quando fare la spesa; perché, per esempio, non posso fare la spesa di domenica quando sono libero?
- Non ai dipendenti stessi che devono poter scegliere liberamente i propri orari: perché un dipendente non deve poter lavorare di domenica guadagnando di più, avendo maggior recupero negli altri giorni?
In verità quello che un vero stato liberale dovrebbe fare sarebbe quello di garantire ai lavoratori un salario dignitoso, orari e permessi certi, garanzie contro qualsiasi tipo di sfruttamento attraverso regole, leggi, controlli chiari ed efficienti.
Altrimenti si prendono provvedimenti nominalmente a favore dei lavoratori e delle loro famiglie (ma non si capisce perché tanti settori, dai tranvieri agli steward degli stadi possano lavorare comunque di domenica) ma in pratica sono un favore alle lobby dei commercianti che, incapaci di organizzarsi e di consorziarsi, vorrebbero tornare alle gilde medievali e alle aziende di ecommerce (quelle si che sfruttano spesso i dipendenti!).
di Angelo Gazzaniga