Ancora una volta nella “nostra” Galleria di Milano assistiamo a decisioni prese con due pesi e due misure o, quantomeno affrettate.
Veniamo a conoscenza che i locali attualmente occupati da Stefanel saranno assegnati senza alcun bando alla nota marca di orologi Rolex.
In questo cambio saranno per lo meno garantiti i lavoratori dell’azienda tessile, che saranno assorbiti integralmente dalla nuova.
Quello che spaventa è il fatto che l’assessore vorrebbero portare il canone di locazione dagli attuali (sostanziosi) 8 milioni all’astronomica cifra di 30/40 milioni.
E questo è il motivo per cui diversi locali, se pure di marchi di gran nome, risulterebbero in ritardo con il pagamento dei canoni.
Sarebbe da tener presente che, al di là del reddito procurato da queste locazioni, la Galleria non può essere rappresentata solamente da gioiellerie, grandi marchi d’abbigliamento e null’altro; esistono tanti bar e ristoranti che non possono certo permettersi canoni di svariati milioni, ma che rendono la Galleria viva e frequentata da tanti turisti, non solo da ricchi in cerca di shopping.
Basti vedere, ad esempio, i bar in cui si vendono gelati o: anche in inverno hanno la fila davanti alle loro vetrine.
E allora attenzione, la Galleria è troppo importante per il turismo milanese per subire errori a cui sarà difficile poi rimediare: non può essere solo una fonte di reddito per il Comune
di Alessandro Prisco