Reportage in diretta sull’uragano Irma. Come reagisce una dittatura.
L’uragano Irma ha provocato ingenti danni a quasi tutta la costa nord di Cuba, poi ha preferito dirigersi verso lidi piu’ ricchi e ha danneggiato la Florida, provocando otto morti accertati.
Poiché le foto più importanti del fenomeno metereologico le hanno già pubblicate i grandi media, ecco che cosa ho visto quando i venti sono calati di intensità e ho aperto la porta di casa mia.
Con la partecipazione dei figli ho lavorato quattro ore la domenica per sgombrare il cortile e tre il lunedi per sgombrare il patio interno. Danni: il coperchio del serbatoio in cima alla casa a parte le piante. Non lo avevo assicurato bene. Ma in tutta Cuba ci sono stati dieci morti.
Dopo due giorni e mezzo abbiamo riavuto la corrente elettrica e la vita è ritornata alla civilizzazione.
Siamo in fase di recupero e intanto il governo ha mandato, in tutte le contrade colpite, camion di carni di pollo e tacchino a prezzo dimezzato. A capo della Protezione civile per gli aiuti immediati e il recupero dei danni, c’e’ lo stesso capo del governo, Raul Castro. Li vedreste Renzi o Gentiloni, o Berlusconi ?
Invece in Messico dopo sei giorni dal terremoto non solo non hanno ancora la corrente elettrica ma nemmeno un gran flusso di aiuti, dicevano gli intervistati da Telesur che arrivano col contagoccie.
Il Presidente messicano sa bene che “il troppo stroppia”.
Però le peggiori notizie vengono dall’isola Barbuda, che è ’stata colpita in pieno e adesso la quasi totalità dell’isola è diventata inabitabile.
Sapete voi che il nome Uragan era quello dato al fenomeno atmosferico dagli aborigeni caraibici che lo ritenevano un Dio incazzato? Cosi le cose da queste parti.
di Giancarlo Guglielmi