Proposta semiseria per un condono equo
Salvini, da grande uomo da campagna elettorale qual è, ha lanciato una proposta tanto fumosa quanto dirompente: condonare le cartelle esattoriali sotto i 100.000 euro.
È una proposta fumosa perché non si è capito se il condono si riferisca solo a multe e interessi di mora oppure anche all’importo dovuto.
Nel primo caso di tratterebbe di una nuova edizione di quello che Berlusconi chiamava “condono” e Renzi “rottamazione”. Sostanzialmente quello che ogni nuovo governo ha fatto in Italia da decenni a questa parte: raccogliere denaro e consensi nel modo più semplice possibile. Il tutto condito dalla solita storiella che questo sarebbe l’ultimo condono, che servirebbe a creare una “pace fiscale” grazie alla quale i contribuenti poi pagherebbero più volentieri le tasse e con il solito risultato: un regalo agli evasori e uno stimolo a non pagare (tanto prima o poi un condono arriva…)
Molto più grave sarebbe la cosa se la proposta fosse quella di cancellare anche parte delle imposte non pagate: un vero schiaffo agli onesti (verrebbe piuttosto da chiamarli fessi) che le tasse le hanno pagate sempre puntualmente. Perché va sempre ricordato che evadere non è solo frodare lo Stato, ma soprattutto mettere le mani nelle tasche degli altri cittadini che sono costretti a pagare per quei servizi che vengono forniti (gratuitamente) anche agli evasori.
Allora ecco la proposta semiseria di Libertates: abboniamo pure interessi di mora e multe a chi non ha ancora pagato, ma se si abbona anche una certa aliquota di imposte non pagate allora un uguale bonus a chi le tasse le ha già pagate. Chi è in regola potrà così detrarre la stessa quota negli anni successivi.
Così si rispetta l’equità e la parità fiscale, ma, purtroppo, addio ai favori agli evasori (elettori): ecco perché è una proposta semiseria…
di Angelo Gazzaniga