La presenza, come ospite d’onore, al Festival di Sanremo di Carla Bruni-Sarkozy ha indispettito quelli che amano la giustizia, visto che quando il terrorista Cesare Battisti latitava in Francia (adesso in Brasile), godeva delle non dissimulate simpatie della gauche-caviar locale, gli intellò sinistri-chic di cui Carlà fa parte. A Fazio, questo, non interessa naturalmente. Aveva già invitato la signora Carla in trasmissione a Rai 3. I parenti delle vittime del rivoluzionario assassino (per la giustizia italiana), che non hanno mai ricevuto giustizia, dovrebbero quindi pagare il canone della Tv di Stato e vedersi Carla Bruni in video?
Forse si sarebbero potuti rivolgere alla direzione Rai dove, tra i consiglieri (in quota Pd) siede la figlia di Walter Tobagi, il giornalista del “Corriere” ucciso dai terroristi. Peccato che l’ineffabile Tobagia faccia parte, a sua volta, della bella sinistra radical-chic e fosse impegnata a firmare la nomina, su proposta del direttore generale, di ben 12 vicedirettori di Rai1, Rai2 e Rai3. A Rai1 sono stati nominati Rosa Anna Pastore, Roberta Enni, Maria Pia Ammirati, Ludovico Di Meo e Daniel Toaff. A Rai2 Patrizia Cardelli, Massimo Lavatore, Roberto Giacobbo e Marco Giudici. A Rai3 Stefano Coletta, Luca Mazzà, e Andrea Valentini. Il tutto mentre in Rai si stanno tagliando 450 dipendenti: di questi non frega niente a nessuno. Del resto, anche un altro figlio delle vittime del terrorismo, Umberto Ambrosoli, ovviamente Pd, ora candidato alla Regione, è stato fino a un mese fa consigliere di amministrazione della Rcs, un’azienda dai conti sotto osservazione che ha chiesto il licenziamento di 800 dipendenti. Riassumiamo: il canone va agli amici vicedirettori, con nomina firmata dalla pidiellina vittima del terrorismo Tobagi. E noi (con i parenti delle vittime) ci teniamo l’amichetta di Battisti in tv con Fabio Fazio. Pagare il canone?
Brux