La modifica dell’Opa proposta in Senato renderebbe ancor più difficile scalare le imprese italiane (già così poco contendibili): se Grillo dicesse davvero quello che pensa sarebbe il più liberale di tutti
Se Alessandro De Nicola, fondatore dell’unico movimento politico che in Italia tenti di distruggere la corruttiva impostazione dirigista di una classe dirigente ormai balcanizzatasi quale è “Fare futuro per fermare declino”, facesse l’ipnosi classicamente freudiana a Beppe Grillo obbligandolo a rovesciare in maniera radicale la narrazione populistica da effetti speciali che rincorre da cinque anni, i risultati sarebbero clamorosi: sì, perché sotto ipnosi il Mussolini videocratico dei Cinque Stelle diventerebbe improvvisamente liberista, e allora si che obbligherebbe la squadra gattopardesca di Matteo Renzi a fare scacco matto alla post-andreottiana “foresta pietrificata del credito”. A fare le riforme per davvero. A liberalizzare un labirintico establishment che sta implodendo con tutti i suoi cittadini dentro. Chi scrive pensa che Grillo sia un comico intelligentissimo, che dice esattamente il contrario di quello che pensa. E quello che pensa è paradossalmente in linea con l’anglofilo De Nicola. Immaginiamo allora-nella fantapolitica di un Paese bizantinisticamente e cattolicamente indecifrabile come l’Italia agli albori della Terza Repubblica-che De Nicola riesca a far dire sul lettino di Freud al ducesco comico genovese, quanto segue: “Siamo sinceri con i cittadini. La riforma dell’Opa partorita dal Senato rende le aziende difficili da scalare. Rafforzando la mano pubblica e i proprietari incapaci. Ma io omettevo di dirlo alla gente perché devo inventare la leggenda dei Poteri Forti che vengono dal Bilderberg e dalla Trilateral…Volete un esempio? Eccolo qui, le modifiche del diritto societario e dell’Opa (l’Offerta pubblica d’acquisto di azioni quotate in Borsa) contenute nel decreto competitività da poco approvato al Senato e, sperabilmente, ancora modificabile dalla Camera. Roba da professori di diritto e gnomi della finanza, direte voi. Attenzione, non è così: le nostre imprese sono da sempre poco aperte al capitale di rischio e, in questo modo, si indebitano frenando la loro crescita. Non sono nemmeno contendibili (è cioè difficile far passare di mano la proprietà) e quindi il management si trincera al comando anche quando è inefficiente:un grave problema per il Paese. Immaginatevi di essere il signor Yen von Dollar che vuole acquistare una società quotata in Italia. Oggi la regola è semplice: se superi con acquisti successivi più del 30% del capitale devi lanciare un’Opa su tutte le azioni, in modo da trattare paritariamente i soci di minoranza. Con il decreto competitività la soglia rimane del 30% solo se c’è già un socio con almeno il 25 per cento, altrimenti si abbassa al 25. Ma se l’impresa è piccola o media (Pmi), cioè non fattura 300 milioni di euro o ha una capitalizzazione di Borsa inferiore a 500 milioni, l’assemblea potrà decidere di modificare lo statuto e far scattare l’obbligo di Opa al superamento di una soglia tra il 20 e il 40%…Naturalmente tale misura diminuisce la contendibilità delle società, lasciandole in mano a minoranze organizzate e scoraggiando chi, pur disposto ad investire il sufficiente per comprarsi il 26%, sa che dovrebbe invece acquistare il 100%”. Risvegliatosi dall’eccellente ipnosi dello psicanalista De Nicola (una liberazione liberista), Grillo si mette a gridare:“Ma adesso ho detto la verità, cazzo! Come farò a rendere credibile il mio progetto anti-Europa e anti-mercato? Sono fottuto!”. “Ma scusi-gli risponde l’economista di Fare Futuro-non si sente meglio?”-“Nooo, perché aiuterò il Paese a progredire e a uscire dalle sabbie mobili del Caf, e quindi non ci sarà la possibilità di far emergere l’uomo forte nel caos totale. Tutto tornerà alla normalità”-“Ne parleremo la prossima seduta”.
Ma la verità è molto più deprimente: Grillo è e vuole a continuare ad essere l’azionista di maggioranza occulto del “diritto societario più pazzo del mondo” (da adenicola adamshmth.it Twitter adenicola). Eh sì, perché Beppe il rivoluzionario è la maschera del Divo…
Alex Bush