Il capo del Cremlino ha bisogno di proseguire la sua guerra a bassa intensità nell’Ucraina orientale per molte ragioni. La più importante riguarda la certezza della scoperta, una volta pacificata la regione, delle fosse comuni e degli altri segni lasciati dalle truppe mercenarie occupanti. Il secondo motivo risiede nella propaganda putiniana che mira a restaurare il senso di potenza imperiale sovietica, e che gli creerebbe non pochi problemi interni nel caso venisse, anche parzialmente, smantellata. Il terzo motivo è geostrategico: permettere all’Ucraina di svilupparsi rapidamente nell’ambito delle democrazie occidentali, una volta liberatasi dal peso della guerra difensiva, rappresenterebbe uno smacco grave anche agli occhi dei suoi oppositori interni in Russia.
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di Peter Dickinson