Più tasse o meno servizi: è il federalismo, bellezza!

Data:

Le ultime statistiche rivelano che una delle principali industrie italiane per numero di addetti (superiore a Fiat, Trenitalia e Finmeccanica) è il comune di Roma: 65000 tra dipendenti diretti e aziende “municipalizzate”.

Altre due notizie “correlate”:

  • nel 2011 si sono aggiunte altre 1800 assunzioni
  • in dicembre è stata approvata la legge relativa a “Roma capitale”: un finanziamento aggiuntivo statale per evitare la possibile bancarotta del Comune di Roma.

A questo punto si potrebbe gridare allo scandalo: amministrazioni che continuano imperterrite con assunzioni definibili per lo meno clientelari, anche in situazioni complessive di grave crisi! Si potrebbe invocare un commissariamento o qualcos’altro per porre rimedio alla situazione.

Secondo noi, invece, la soluzione non deve essere cercata in iniziative di stampo centralista o statalista, del tipo di provvedimenti “punitivi” o correttivi, decisi da un’autorità in nome di un superiore interesse nazionale. Andrebbe invece realizzato un autentico federalismo accompagnato dalla democrazia diretta (come sostengono da sempre i Comitati).
Non si dovrebbe vietare (o sconsigliare) ai cittadini romani di preferire un comune elefantiaco, assistenzialista e spendaccione ad un comune snello ed efficiente, che offra servizi pubblici di standard elevato anziché assunzioni facili: purché sappiano come nell’ambito di un corretto federalismo (e autonomia) fiscale debba essere possibile scegliere tra più dipendenti e più tasse o peggiori servizi.

Questo insomma dovrebbe essere il vero federalismo: ognuno libero di decidere, nell’ambito della propria regione, quante tasse pagare e come impiegarle.

Tutto ciò i cittadini dovrebbero poterlo stabilire nel modo più diretto possibile: attraverso un sistema elettorale che permetta di scegliere (attraverso primarie certificate e garantite) i propri rappresentanti, eleggerli in base alle loro proposte (attraverso un sistema elettorale maggioritario) e giudicarli alla fine del mandato, nonché con la possibilità di ricorrere a referendum sia abrogativi sia propositivi sulle questioni più importanti.

Altrimenti continueremo a scandalizzarci perché i comuni continuano a comportarsi come quello di Roma: questo modo di far politica porta i tanto desiderati voti e nel frattempo paga lo Stato, cioè tutti noi.

 

Angelo Gazzaniga
Portavoce dei Comitati per le Libertà

wp_user_avatar
Angelo Gazzaniga
Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

COERENZA INNANZITUTTO

Il presidente della Regione Lombardia di fronte al disastro di Trenord con treni sempre in ritardo, sovraffollati, spesso cancellati senza preavviso e alla rabbia dei pendolari ha dichiarato: “Io sono sempre dalla parte dei pendolari”.... di Guidoriccio da Fogliano

INNOVAZIONE ALL’ITALIANA?

Arrestato il manager della Sogei, la società di information technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La mission ufficiale è quella di «contribuire alla modernizzazione del Paese, partecipando attivamente al... di Guidoriccio da Fogliano

Condono: dopo il danno le beffe

Nell’ultima proposta del Governo è apparsa la proposta di fare quel condono a cui ha sempre aspirato: quello “tombale”.... di Guidoriccio da Fogliano

TURISMO: QUANTO CONTANO LE PICCOLE COSE!

In un paese come l’Italia in cui il turismo è uno dei pilastri dell’economia ci si dovrebbe aspettare che le istituzioni facciano tutto il possibile per attirare e soddisfare i turisti. Ebbene il giorno di... di Guidoriccio da Fogliano