Quanto è istruttivo scorrere i programmi dei candidati!
Scorrendo il programma elettorale della Reggi (candidata a Roma per i 5 Stelle) sono apparsi alcuni punti che non hanno potuto non sollevare un senso di sorpresa, se non di (amara) ilarità.
Che cosa significa incoraggiare l’uso di una moneta di scambio anziché il normale denaro (io “pago” il salumiere con una specie di bitcoin che poi lui potrà utilizzare per fare acquisti all’ingrosso) se non favorire la nascita di un mercato parallelo completamente fuori controllo, in un Paese in cui abusivismo ed evasione sono già altissimi?
E proporre di utilizzare pannolini lavabili e riciclabili appoggiando la nascita di gruppi di mamme che li lavano assieme in una città anarchica e disorganizzata come Roma?
Oppure sostituire le confezioni cartacee di latte con bottiglie di vetro da restituire e rilavare in una città ove si getta per strada di tutto?
Sono proposte o ingenue, segno di un dilettantismo preoccupante, o furbe (parliamo di argomenti futili così evitiamo di affrontare i vari problemi…) ma che sono un indizio di quello che è diventata la politica: battute, proposte stravaganti che fanno colpo sui mass media e su internet, idee mordi e fuggi… Tutt’altro che quello che da sempre avrebbe dovuto essere la politica: programmi e progetti chiari, semplici, concreti e soprattutto attuabili, impegno dei candidati a realizzarli, ascolto delle richieste e delle proposte dei cittadini…
E poi ci lamentiamo dell’astensionismo!
Guidoriccio da Fogliano