L’Italia è il Paese del trasformismo per eccellenza, anche sulle emergenze, terremoto o neve, non si è mai “seri” e uniti. E il giudizio cambia se si è maggioranza o minoranza…e a seconda della convenienza. E la colpa è sempre del governo di turno, sia Berlusconi o Renzi o Gentiloni…
Polemiche, polemiche a ancora polemiche. C’è chi pensa prima a mettere in salvo le persone e invece chi pensa solo a criticare l’avversario…e basta. «Il simbolo di questo terremoto è il campanile di Amatrice, l’emblema dei ritardi di questo governo», tuona mercoledì Luigi Di Maio dei cinque stelle a terra ancora tremante. Chissà se con lui al governo la terra smetterà di tremare. Gli fa eco Beppe Grillo sul blog parlando di «situazione allo sbando», di «mutismo che non possiamo accettare», e di «Italia messa in ginocchio da nevicate ampiamente previste». Se ci sarà mai un governo cinque stelle noi di Libertates suggeriamo Grillo a capo della protezione civile e delle previsioni del meteo. Non poteva mancare Matteo Salvini che in questi giorni ha girato nelle zone devastate denunciando il «governo che dorme», di «politicizzazione della Protezione civile» (ormai un cavallo di battaglia di ogni partito). Anche Giorgia Meloni (F.lli d’Italia) va all’attacco in stile Trump, considerato il recente insediamento del neo eletto a stelle e strisce: «Il governo pensa più alle banche che ai terremotati». Forza Italia si è affidata al solito Maurizio Gasparri: «È apparsa sostanzialmente inadeguata l’azione di soccorso alle popolazioni terremotate».
Insomma niente di nuovo all’orizzonte!
di Gilbert du Motier de La Fayette