Kratos era una divinità greca personificazione della forza e, nel tempo, cratos unita ad un’altra parola ha preso il significato di forza, di comando. Demos, in greco, indicava all’origine , VI secolo a.c., un villaggio per poi assumere il significato di popolo. Democrazia è, quindi, comando del popolo.
Ma come si fa a dare il potere al popolo ? Attraverso meccanismi organizzativi espressi, di massima, in statuti e costituzioni dello stato e messi in pratica da leggi.
Ma per fare funzionare democraticamente uno stato, visto che l’unanimità su questo e quello non fa parte dei comportamenti umani, bisogna ricorrere a un compromesso : la maggioranza. Oggi sono maggioranza io e comando rispettando la minoranza, domani sari tu maggioranza e mi rispetterai.
Nelle democrazie contemporanee vi è una vasta gamma di statuti, costituzioni, leggi elettorali che derivano dalla storia, dalla cultura giuridica, dalle classi dirigenti dei vari stati, alcuni dei quali sono, di fatto, piu’ democratici di altri, danno cioè piu’ potere di altri ai cittadini. Il funzionamento di una democrazia si realizza tramite gli organi dello stato, parlamento, governo, corte costituzionale, ma soprattutto dagli eletti che ne sono la forza motoria.
In Italia i candidati alle elezioni hanno spesso un rapporto saltuario, se lo hanno, con i cittadini, perchè per essere tali devono essere designati da poche persone dei partiti che possono anche candidare i piu’ raccomandati in collegi sicuri lontani dalla loro residenza e quindi infischiarsene dei problemi locali e di chi li vota. I piu’ non devono farsi conoscere dagli elettori, spiegare le loro idée, illustrare le loro proposte. Cosa che invece è realtà nelle democrazie piu’ evolute dove prevale il sistema maggioritario uninominale.
Il V-DEM Institute dell’università di Gothenburg in Svezia è il piu’ qualificato ente per lo studio delle democrazie e produce statistiche sulla qualità democratica dei paesi del mondo in base a questi quattro criteri : processo elettorale e plularismo, funzionamento del governo, cultura politica e libertà civili.
L’Italia è al ventinovesimo posto con uno score di 7,74, prima è la Norvegia score 9,81. Seguono Islanda, Svezia,
Nuova Zelanda, Canada, Finlandia, Danimarca. UltimA la Guyana.
Esclamazione inutile e retorica : politicanti italiani non arrossite ?.
di Ettore Falconieri