Spesso (ma purtroppo non sempre e non subito!) le trovate populiste e demagogiche utili procurare voti e consensi ma campate in aria si risolvono in danni non solo per chi le ha proposte ma anche per tutti gli altri cittadini.
Un esempio recente è quello delle quote latte UE: create tanti anni fa (all’epoca della Prima Repubblica) allo scopo di tutelare la produzione casearia europea dalla sovrapproduzione, furono calcolate in modo tale che veniva difesa la produzione di latte olandese a scapito di quella italiana: fu un do ut des accettato dal ministro dell’Agricoltura italiano di allora in cambio delle sovvenzioni alla produzione di agrumi del Sud.
Il meccanismo funzionava in questa maniera: chi produceva più latte del consentito doveva pagare una multa proporzionale allo sforamento della quota: un autentico inno al liberalismo, al libero mercato e alla concorrenza!.
Sin dall’inizio la Lega per avere voti e consensi tra gli agricoltori lombardi e veneti ha appoggiato e incitato quelli che sforavano allegramente le quote e non pagavano nulla: “Non preoccupatevi, ci penseremo noi a farvele togliere!” era lo slogan ripetuto regolarmente ogni anno.
Risultato: adesso è arrivata la multa definitiva della UE: una stangata di 74 euro a testa per ogni italiano, agricoltore o pensionato giovane o vecchio che sia.
Risposte della Lega: nessuna, adesso si occupa d’altro. Tanto a pagare saranno tutti gli italiani e non certo gli agricoltori che hanno sforato: le multe sono andate in prescrizione, loro hanno fatto concorrenza sleale agli altri agricoltori corretti, la Lega per anni ha raccolto consensi a spese degli altri: dov’è il problema?
Sinché si continua a pensare che lo Stato non sia formato da altri cittadini come noi, ma qualcosa di estraneo da utilizzare per i propri scopi finché possibile questi saranno i risultati: gli italiani devono diventare più cittadini e meno sudditi!
Angelo Gazzaniga