Il caso Volkswagen, Europa e America a confronto
Dagli avvenimenti dell’affaire Volkswagen si dovrebbe trarre una lezione:
- in Europa e soprattutto in Germania, dove regna il tanto celebrato (specialmente da noi) “sistema renano” in cui nelle principali ditte esiste una partecipazione dello Stato e dei sindacati (con tanto di “golden share”) la truffa era conosciuta o per lo meno sospettata da tutti da anni. Naturalmente nei supremi interessi dell’azienda e degli “affari di Stato” nessuno ne ha mai fatto cenno, alla faccia dei consumatori truffati e dei cittadini illusi da verifiche ed esami taroccati.
Tutto il sistema dei controlli e delle verifiche verte su regolamenti, norme, tabelle da rispettare attraverso verifiche preventive da parte di organi statali o comunque ufficiali preposti al compito. Una volta ottenuta l’autorizzazione i controlli successivi sono solo di tipo formale e burocratico (perché l’auto, in questo caso, sia dichiarata dal costruttore rispondente alla fiche d’omologazione non viene comunque più controllata) - negli USA, paese dove vige il tanto vituperato sistema liberale, i controlli sono stati fatti da un’ente privato che si sostiene con finanziamenti privati. Inoltre i controlli sono molto meno formali e burocratici: sostanzialmente si interviene a posteriori con multe fortissime e “class action” da parte dei cittadini.
Alla politica dei formulari e degli adempimenti formali si sostituisce una politica di controllo sostanziale: fai come vuoi, ma sappi che se sgarri multe e provvedimenti punitivi saranno durissime…
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: nell’iper burocratizzata e statalizzata Europa tutti sapevano (forse) ma nessuno è intervenuto, nella liberale e capitalista America la truffa è stata scoperta e dichiarata: quale sistema funziona meglio?
Angelo Gazzaniga