In Italia si è da sempre sostenuto, a ragione, che la giungla di leggi, norme, regolamenti, interpretazioni più o meno autentiche sia uno dei maggiori ostacoli frapposti alla crescita del Paese: si è addirittura creato un “Ministero della semplificazione legislativa” che ha avuto, come tutti temevano, il risultato di aumentare il numero di funzionari e di decisioni burocratiche…
Passano gli anni, i governi, ma il problema resta, anzi peggiora: non solo non si sfoltisce la giungla esistente (in Italia esistono 15.000 leggi, in Germania 5.000…) ma si raggiungono vette di complicazione burocratica che sarebbero esilaranti se non riguardassero la vita di tutti noi.
Basti pensare a calcolo della parte di IMU sulla prima casa che è rimasta (questo vale per i comuni che hanno aumentato l’aliquota di loro competenza, cioè tutti).
Bisogna:
- moltiplicare il reddito catastale x 160
- aggiungere il 5%
- calcolare il 6%-
- calcolare il 4%
- sottrarre dal primo risultato il secondo
- calcolare il 40% della somma ottenuta
Questa sarà l’aliquota da versare, che dovrebbe poi essere eventualmente rimborsata in un secondo momento!
Ovviamente il tutto entro il 16 gennaio, restando in attesa delle ultime modifiche e disposizioni!
C’è da chiedersi se tutto ciò sia frutto di una mente malata o di strane congiunzioni astrali;
È invece il risultato di un incontro tra una burocrazia pletorica, inefficiente, tendenzialmente votata alla complicazione per affermare il proprio potere (“i direttori generali restano, i ministri passano” è una frase spesso utilizzata nei ministeri) e una politica incapace di decidere e votata comunque al compromesso e alla ricerca del consenso immediato (accontentiamo un poco tutti per non scontentare nessuno).
Ma il risultato di questi comportamenti non è solo l’arrabbiatura e lo sconcerto dei cittadini: pensiamo al costo degli adempimenti burocratici, della necessità di ricorrere a consulenti per un’imposta che sarà di poche decine di euro, all’impatto sugli investitori stranieri.
Dobbiamo esigere dai nostri rappresentanti chiarezza, trasparenza e semplicità in tutti gli atti della pubblica amministrazione: un modo per essere cittadini consapevoli e non sudditi inerti e passivi
Angelo Gazzaniga