Toc toc, c’è un certo Putin alla porta

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Il ruolo della Russia nello scenario mondiale

Dopo la fine della guerra fredda e lo scioglimento dell’Unione Sovietica, l’Europa ha avuto un buon periodo di serenità bellica che ora potrebbe terminare perchè in Russia, con buona pace del suo sponsor italico, Berlusconi, vi è un dittatore di fatto.
Dittatore che imprigiona e, secondo alcuni, fa ammazzare critici e rivali politici, che manda killer all’estero per uccidere presunti nemici, che cerca di creare disagi nei Balcani, che impiega hacker per condizionare altri paesi, che protegge il criminale dittatore siriano responsabile della distruzione di due terzi del suo paese e di milioni di morti e rifugiati in altri paesi. E che, pur con una situazione economica tutt’altro che brillante, tiene assieme i suoi sostenitori con l’orgoglio patriottico della grande Russia, potenza bellica che potrebbe ritornare a intimorire il mondo.
Grazie agli errori del presidente Obama ed alla indifferenza europea, la Russia ha ormai una presenza importante nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, dopo che per decenni Nato, Stati Uniti e la politica hanno avuto come scopo primario anche quello di evitarlo; e vi erano riusciti.
Così abbiamo i russi non solo ad est, ma anche a sud.
Ma è l’aggressione all’Ucraina e la conquista della Crimea che hanno sollevato molte preoccupazioni, malgrado il commento del coltissimo ministro Salvinim, che ha affermato esser stato diritto della Russia il farlo, perchè in Crimea si parla il russo. Dando di conseguenza il suo autorevole accordo alla conquista dell’Alto Adige da parte dell’Austria, del Canton Ticino da parte dell’Italia e così via.
La Nato è una notevole potenza militare anche grazie alla presenza militare Usa in Europa che, malgrado le uscite di facciata di Trump, non solo è rimasta invariata, ma è stata anche potenziata.
Secondo gli ultimi dati disponibili, ma le cifre cambiano di continuo, i militari americani in Europa sono 64.547, in molti paesi e in molte basi militari. Di essi circa 35.000 sono in Germania e 13.000 in Italia. Con imressionante numero di mezzi bellici di tutti i tipi, compresi alcuni in grado di maneggiare bombe atomiche.
L’invasione della Crimea ha creato notevole nervosismo in alcuni paesi dell’est europeo, anche perché, se è vero che gli accordi Nato prevedono l’intervento in difesa di uno stato membro, qualche sospetto che ciò possa non accadere rimane,perchè un intervento Nato potrebbe trasformare una vicenda bellica limitata in guerra totale, cosa che i membri Nato lontani dal confine russo e, quindi, non coinvolti direttamnte, è ragionevole pensare non desiderino.
Si preferiscono, pertanto, gli Americani, che hanno aumentato la loro presenza in quei paesi.La Polonia ha offerto agli Americani ben due mliardi di dollari per avere una presenza americana fissa con base militare, e tutto il resto.E nel budget militare degli Usa di 716 miliardi di dollari (il piu’ alto in assoluto) firmato dal presidente nell’agosto 2018, sono inclusi 27 milioni di dollari per spese militari in Romania e Bulgaria.
Il budget militare Usa è superiore al totale delle spese militari di tutti gli altri stati del mondo. Il budget cinese è di poco superiore ai 200 miliardi, seguono Russia e Arabia Saudita con circa 80 miliardi, poi tutti gli altri. La Russia ha 7000 testate atomiche, gli USA 6.800, una follia.
Nel 2007 il premio Pulitzer Thomas Friedman ha pubblicato un bestseller dal titolo “The world is flat”, nel quale, tra l’altro, descriveva il complesso reticolato di accordi commerciali e produttivi che coinvolge molti stati e moltissimi prodotti, complesso reticolato per il quale prodotti finiti venduti in uno stato sono il risultato di componenti fatti e montati in numerosi altri stati.
Per cui, eventi bellici lontani possono creare, come mai in passato, gravi problemi all’equilibro economico, di multinazionali ed anche di stati non direttamente coinvolti, nonchè inibire a milioni di consumatori l’acquisto e l’uso di oggetti che fanno anche parte della quotidianità.
Quindi allo sfacelo tipico di ogni guerra, passata e presente, si aggiungerebbe anche uno sconquasso economico internazionale.
Pertanto il bellicoso russo, che crede di vivere ancora nel millennio precedente, dovrebbe darsi una regolata, non solo perchè rischierebbe una batosta, ma anche perchè i suo icittadini ne soffrirebbero e molto.
Ma tutti i paesi europei dovrebbero avere la consapevolezza che un potenziale nemico è alle porte e che, come afferma il vecchio detto latino, — si vis pacem para bellum – è prudente essere pronti a qualsiasi eveniemza.
Come sa bene la Svizzera, paese neutrale , che, da tantissimo tempo, ha l’apparato militare difensivo piu’ efficace del mondo.

di Ettore Falconieri

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