Tutti contro le normative europee quando si tratta di difendere intrallazzi, connivenze e favoritismi alle piccole mafie locali
Nell’ormai lontano 2012 l’Unione Europea stabiliva con una direttiva (la “Bolkestein”, che prese il nome dell’allora Commissario alla Concorrenza) che tutte le assegnazioni e le concessioni di suolo pubblico dovessero essere messe a gara. Che dovesse esserci un regolare bando pubblico per chiarire i limiti e le regole da rispettare e assegnare infine al miglior offerente. Prescriveva inoltre che le suddette concessioni non potessero avere una durata superiore ai 12 anni.
Un provvedimento ineccepibile, preso all’insegna della libertà di mercato, della chiarezza e della trasparenza di queste concessioni che riguardano, non dimentichiamolo, un bene pubblico, cioè di tutti.
Un provvedimento tanto più opportuno perché nel campo delle concessioni prosperano intrallazzi di ogni genere, incroci tra politica locale e piccoli potentati economici, favori incrociati di dubbia legalità. Basti pensare al caso del Comune di Roma (e non è certamente l’unico) dove esistono autentiche dinastie di ambulanti che controllano a loro piacimento il mercato delle assegnazioni.
Ebbene cos’è successo in questi 7 anni? Ancora quest’anno è passata un’altra proroga per un altro anno di tutte le concessioni; proroga votata all’unanimità da tutti (sì proprio tutti) i partiti.
Un’altra prova di quanto, di fronte ai piccoli interessi elettorali, si rinunci a quella trasparenza e libertà di mercato invocata, a parole, da tutti.
Una proroga che danneggia, va notato, non solo tutti i cittadini (che avrebbero il diritto di sapere da chi e come vengono aggiudicate queste concessioni), ma anche, e soprattutto, gli ambulanti onesti che non riescono a partecipare a queste assegnazioni da sempre terra di conquista dei soliti amici degli amici.
Perché libertà di mercato e trasparenza sono mezzi fondamentali per ridare efficienza alla macchina statale e ridurre i costi della burocrazia e della politica locale
di Guidoriccio da Fogliano