Una delle principali palle al piede dell’Italia è l’inefficienza della magistratura.
Sarebbe superfluo elencarne i problemi: dalla lentezza all’esasperata burocrazia, dalla scarsa informatizzazione alle riforme puntualmente fallite…
Ma sarebbe opportuno puntualizzare ancora una volta quanto questa inefficienza pesi sull’Italia tutta perché non sono solo le migliaia di cittadini che rinunciano a far valere i propri diritti spaventati dalle lungaggini e dai costi; sono anche le imprese che vedono i propri crediti non venire riconosciuti in fallimenti che non si chiudono mai; sono anche le possibilità per chi può permettersi buoni avvocati di aspettare di rinvio in rinvio la probabile prescrizione; e, infine da non trascurare gli investimenti stranieri che preferiscono indirizzarsi altrove…
Sono state avanzate tante proposte, tante riforme che però hanno prodotto ben poco.
Ci permettiamo, a nostra volta, di avanzare una (modesta) proposta che non riguarda tanto le carriere o le competenze dei giudici, ma il funzionamento stesso dei tribunali.
Abbiamo tutti potuto constatare come sia migliorato il funzionamento degli ospedali da quando è stata introdotta la figura del general manager: cioè di una figura che ha competenze e compiti manageriali, di organizzazione e gestione della struttura. Una figura completamente separata dalle competenze tecniche dei medici che ha l’unico compito di far funzionare al meglio la macchina dell’ospedale.
E allora perché non introdurre nei singoli tribunali la stessa figura?
Attualmente l’organizzazione dell’attività di tutto un tribunale grava sulle spalle del Presidente del tribunale: magistrato di grande levatura, di provata (speriamo) capacità ed esperienza, giunto in tal modo al massimo della carriera. Ma per quanto capace nel gestire cause e giudizi, nel valutare e nell’indirizzare il lavoro dei giudici non sarà mai un esperto nell’organizzazione e nella gestione delle strutture: non ne ha mai avuto la possibilità e probabilmente neanche il desiderio. Non si è mai interessato di problemi manageriali e con tutta probabilità non ne capisce nulla. Sarebbe come mandare un medico a fare il capitano di una nave…
Per questo ci permettiamo di suggerire questa piccola riforma nell’organizzazione dei tribunali: non costerebbe molto e porterebbe a risultati rilevanti: perché se ci sono grandi giuristi ma poi mancano i cancellieri o i computer tutto continuerà a funzionare come adesso.
di Angelo Gazzaniga