Il Venezuela è ormai allo stremo: ecco i risultati della politica di Chavez
In questi ultimi tempi si è parlato del Venezuela per gli attentati ai diritti civili e alla libertà attuati dal regime di Chavez: arresto dell’ex sindaco di Caracas, bavagli a giornali e televisione eccetera. (Vedi l’intervista alla figlia del sindaco su LibertatesVideo: “Il Venezuela libero in piazza”).
Ma si è parlato poco di economia, quella “cosa” spesso trascurata da media e politici, eppure così importante nella vita.
Ed ora l’economia presenta il conto al Venezuela: 10% di contrazione del Pil quest’anno, 6% l’anno prossimo, inflazione al 160% quest’anno e oltre il 200% l’anno prossimo: sono dati da Paese in guerra, solo Yemen, Sierra Leone e Guinea hanno aspettative peggiori.
L’economia del regime di Chavez si regge (o meglio si dovrebbe dire “si reggeva”) su alcuni pilastri;
- la rendita petrolifera che permetteva di sostenere programmi faraonici di assistenzialismo peronista a poveri e fedeli al regime
- l’amicizia con i Paesi “bolivariani” dell’America del Sud e soprattutto con Cuba
- la teoria del ministro della pianificazione Jorge Giordani (un oriundo italiano laureato in ingegneria a Bologna) di fede marxista leninista che sosteneva come “per raggiungere il socialismo bisogna far diventare poveri tutti i venezuelani”
- la lotta alla proprietà privata e alla libera iniziativa attraverso nazionalizzazioni a tappeto
Ora che la rendita petrolifera si è dissolta senza che si siano fatti investimenti o accantonamenti; l’amicizia con Cuba si è allentata dopo la svolta filo-americana di Raul Castro; la lotta alla proprietà privata ha lasciato solo macerie e aziende in rovina, sono rimasti solo i risultati della teoria di Giordani: i venezuelani sono tutti poveri e con pochissime speranze per il futuro.
L’ennesima prova (se ce ne fosse ancora bisogno) che, come sostiene Libertates da sempre, il libero mercato, la concorrenza, la proprietà privata non saranno certamente una soluzione perfetta ma, parafrasando Churchill, “la meno peggiore che abbiamo” per risolvere i problemi dell’economia di uno Stato.
Altrimenti “Venezuela docet”.
Angelo Gazzaniga