Libertà alle urne, libertà agli elettori. I sondaggi dicono che il 51% degli scozzesi vuole l’indipendenza dalla corona britannica – di Gilbert du Motier de La Fayette
Un sondaggio di YouGov per il Sunday Times, pubblicato a meno di due settimane dal referendum del 18 settembre, rivela che gli elettori scozzesi a favore della secessione dalla Gran Bretagna sono in vantaggio. YouGov attribuisce agli indipendentisti un 51%.
«Ho sempre pensato che potessimo vincere, i sondaggi sono molto incoraggianti», ha dichiarato questa settimana il first minister Alex Salmond, capo del governo di Edimburgo e portabandiera del vessillo scozzese con la croce di Sant’Andrea. Il sondaggio mostra una straordinaria ripresa del fronte secessionista: ben 10 punti nell’ultimo mese, in particolare fra gli elettori laburisti (ricordiamo che la Scozia è una roccaforte storica dei laburisti britannici).
Tra meno di due settimane il voto potrebbe capovolgere la storia dopo 300 anni di unione.
Il Regno di Scozia <http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Scozia> era sorto come stato indipendente e sovrano nell’Alto Medioevo <http://it.wikipedia.org/wiki/Alto_Medioevo> e continuò ad esserlo fino al 1° maggio del 1707, anno in cui la Scozia entrò in una unione politica con l’Inghilterra, creando un unico Regno di Gran Bretagna <http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Gran_Bretagna> . Questa unione fu il risultato del Trattato di Unione firmato nel 1706 e tradotto in legge dai Parlamenti di entrambe le nazioni, nonostante l’opposizione popolare e i disordini anti-unionisti ad Edimburgo, Glasgow e ovunque nel Regno di Scozia. La Gran Bretagna stessa, in seguito, entrò in unione politica con l’Irlanda il 1° gennaio 1801, per creare il Regno di Gran Bretagna e Irlanda <http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Gran_Bretagna_e_Irlanda> .
Il sistema legale della Scozia è sempre rimasto separato da quello di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, e la Scozia ha sempre avuto una giurisdizione separata nel diritto pubblico e privato. L’esistenza continua di istituzioni legali, educative e religiose distinte da quelle del resto del Regno Unito, hanno contribuito alla conservazione della cultura e dell’identità nazionale scozzese fin dall’unione del 1707.
Viva la libertà di voto ed espressione degli elettori, viva il diritto all’autodeterminazione.
Gilbert du Motier de La Fayette