Aprite il vostro computer e cercate l’enciclopedia più consultata del web: Wikipedia. Provate a digitare “Giornata della memoria”: usciranno decine di voci che raccontano diffusamente non soltanto l’Olocausto, ma anche la celebrazione del Ricordo per le vittime delle foibe, la festa della Bandiera, la memoria per le vittime del terrorismo, la giornata russa della vittoria sul nazismo, persino il Giorno della memoria della pace a Taiwan.
Adesso provate a cercare la voce Memento Gulag, cioè la giornata del ricordo per le vittime del comunismo (da 80 a 200 milioni di vittime) che si festeggia su iniziativa dei nostri Comitati per le Libertà, e di molti intellettuali europei, ogni 7 novembre. Troverete una pagina bianca con su scritto: “Questa pagina è stata cancellata. Gac ha cancellato la pagina Memento Gulag, contenuto palesemente non enciclopedico o promozionale.”
In altre parole: è stata cancellata una voce che si riferisce ad un evento che nel 2005 ha visto a Roma la partecipazione del Presidente del Senato e del Presidente della Regione Lazio, e nel 2006 a Berlino la partecipazione del Presidente del Bundestag tedesco e un intervento dell’onorevole Giorgio Napolitano…
Se poi voleste provare a cercare la voce “Comitati per le Libertà”, ecco quel che troverete: “Pagina già cancellata per decisione comunitaria e reinserita senza valido motivo”. (Infatti, l’opera della censura di Wikipedia si era già manifestata anche in passato).
Insomma, chi è morto giace, per Wikipedia, e chi è vivo si dia pace. Se poi qualcuno continuasse fastidiosamente a invocare la memoria per chi ne è stato privato, e per chi si batte per essa, troverà sempre a vigilare i solerti agenti di Wikipedia, sezione Kgb.
Gaston Beuk